Tweet for Paris
Pietro Ratto è su Facebook e su Twitter. Qui, tutti i suoi scritti “in Bottega” ed una sua biografia
—
buondì, qui nella piccola redazione stiamo tentando di assemblare qualche materiale utile per inquadrare la strage. Probabilmente ci sarà un post con molti link nel pomeriggio. Nessuna “rivelazione” – va da sè – ma solo il tentativo di contestualizzare questa nuova fase della guerra mondiale “a pezzetti” (un’efficace definizione del papa, pensate un po’). Come scrive qui sopra Pietro piangiamo le vittime di Parigi perchè ce le fanno vedere ma non vogliono farci piangere le vittime di Damasco o Beirut e dunque non ce le fanno vedere. La cosa peggiore che potrebbe succedere adesso è dare ancora più armi alla Nato che NON combatte l’Isis mentre i veri nemici del cosidetto Stato Islamico (che io preferisco definire fascisti mascherati) sono lasciati soli: è il caso dei kurdi che – lo racconta un reportage su “il manifesto” di oggi – hanno sconfitto, in solitudine, l’Isis a Sinjar.
Aggiungo che su “Il fatto quotidiano” stamattina si parlava di ANTONIO MONELLA, “condannato a 6 anni, uccise il ladro che gli rubava il Suv”. Il titolo è: “Mattarella grazia un assassino a gentile richiesta di Calderoli”. Cosa c’entra? C’entra. C’è chi infatti ha “la licenza di uccidere” (la Nato ma anche certi privati cittadini) e chi no. O si piangono tutte le vittime oppure… il dolore non è credibile e lo sdegno ancor meno. (db)