un, due, tre, … CINQUE

di Sandro Sardella

Marco5

lampi & slanci per Marco Cinque in occasione del suo

libro .. “AT THE TOP OF MY VOICE” – introduzione di

Jack Hirschman – traduzione di Alessandra Bava –

C.C. Marimbo – Berkeley – California – 2015 … ..

slanci & lampi rubando & assemblando scritti sull’autore

di: Alberto Masala, Maria Jatosti, Tommaso Di Francesco,

Alessandra Bava, Olga Campofreda, Iaia Vantaggiato,

Enrichetta Vilella, Alessandra N. Sangiovanni, Beppe

Costa, Daniele Barbieri, Marcos Vinicius, Leonardo Omar

Onida, Jack Hirschman, …………..

 

Parole semplici, dirette .. parole sacre riacquistano senso

e significato nella loro stessa pronuncia .. le sue poesie

sembrano essere state scritte da un filo d’erba .. Lui sente

il bisogno di comunicare, di dire e lo fa .. Lui guarda col

cuore e parla, scrive, suona, fotografa .. una poesia che

si presenta nella forma di un’offerta felice e concreta ..

dove inventare la comunità civile .. a brandelli del loro

autentico travaglio .. pure, dure, vibranti .. l’amore per

la parola che è “nuda” .. parole semplici come note,

pronte a disporsi in armonie discrete ma mai pacificate;

.. tanto ci sono i muri che ascoltano .. quest’opera va

letta . va usata e sparsa come buona semenza .. i ritmi

della voce e i colpi sul tamburo, il loro salire e poi

spezzarsi .. quando si dice che la pace si deve seminare ..

contribuendo così a costruire un mondo migliore .. la

poesia è un grido contro la sopraffazione, una preghiera

verso i più deboli e i diseredati del mondo .. poesia che

cammina a piedi nudi nell’oscurità, senza lamento

sterile, senza invocazioni d’eroismo .. conficca chiodi e

spine sulle poltrone della nostra opulenta e saccente

civiltà occidentale .. .. una cosa è sicura: Marco Cinque

è una voce importante del popolo in questo tempo. ..

E’ a tempo pieno civilmente impegnato, un civico poeta

e fotografo nel senso più alto della Missione della

Revolutionary Poets Brigade. ………………..

 

*

SVEGLIATI

Svegliati parola

torna in te, torna

al rossore delle tue origini

canta la nudità impura

fuori dalla tua bocca

dalla tua voce dalla tua gola

germoglia dalla natura smarrita del silenzio

che svela il miracolo, l’arcano del tuo senso

 

svegliati parola

dall’olimpo delle tue vanità

da ogni prigione ogni frontiera

da ogni ghetto, confine, barriera

dove ti sei fatta guerra, morte, tortura

dove torni assolvendo te stessa

mutando l’orrore in bandiera

 

svegliati, svegliati parola

da questa indistinta moltitudine

che ti sta rendendo ciecamente sola

svegliati dal lutto

dei tuoi eserciti d’accademia

dal sonno che ti rende moribonda

dalle rughe della tua vecchiaia fallita

dai vagiti della tua infanzia tradita

 

torna come un’onda

infrangiti nel mio petto

come una visione, un coito

uno scoppio di luce

 

come un risveglio rovente fenice

fa’ della mia lingua una frusta di colore

fa’ d’ogni singola, dannata EGO-biografia

un anonimo atto di smisurato

amore.

 

PS: sempre dell’infaticabile Marco Cinque ..

Muri e Mari” – Edizioni SEAM – Roma – 2014

.. .. poesie come onde per smuovere le stagnanti

melme dei pregiudizi .. per infrangere sbarre e

porte murate .. per coltivare e crescere ideali e

sogni .. ancora.

 

Redazione
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