UNA ARDENTE POESIA INSORGE …
di Sandro Sardella,
“Lo stato del mondo reclama a gran voce che la
poesia lo salvi.” (L. Ferlinghetti)
tra colonne d’acciaio e nere bocche che sparano menzogne
.. in questi giorni duri e vergognosi .. in un luglio di ceneri
e fiamme .. la poesia di Ferruccio Brugnaro diventa sempre
più necessaria e straordinaria .. quasi tenera vigorosa
primula in una stagione di devastanti uragani ..
fresco fresco di stampa .. Le follie non sono più follie ..
una breve intensa fresca raccolta di testi editi e inediti ..
pubblicata da Edizioni SEAM di Roma (collana diretta da
Beppe Costa e Igor Costanzo), pag.72, euri 10.00 ..
in quarta di copertina una limpida dichiarazione di Jack
Hirschman: “Ferruccio Brugnaro è l’irresistibile voce
della sincerità, dell’essere diretto e il desiderio di
giustizia per quella invisibile classe operaia, e la poesia
che la rappresenta.”
la prefazione di Igor Costanzo .. calda e generosa ..
testimonia il bisogno/desiderio di incontrare/conoscere ..
da parte delle nuove generazioni di una poesia altra&oltre ..
.. non ingessata e presuntuosamente accademica ..
.. fuori dal kulturame ma .. tra gli uomini e le donne ..
dentro l’amore per la vita .. per un mondo più
giusto .. senza sfruttamento e guerre .. ..
*
Le follie non sono più follie
Il tuo cuore, la tua vita
è un fiore di pesco
che s’apre quando vuole
dove vuole
verso chi vuole.
La stagione giusta
la terra adatta
il cielo che non sbaglia
è quello che scegli tu
che vuoi tu
nelle pieghe più silenziose
e lucenti
dei tuoi giorni.
Non siamo più chiusi, prestabiliti
compagna
non siamo più condizionabili
mai più, mai più.
Il mondo di regole
di codici
di tribunali
è scoppiato.
I mandorli fanno frutto
se vogliono.
Le correnti d’acqua
seguono solo
la loro volontà.
Gli uccelli fanno il nido
su tutti gli alberi
in nessun albero.
Le favole puzzolenti
che ci hanno messo dentro
nei secoli
sono state bruciate
disperse
al vento.
Non abbiamo più sensi unici
Le strade non sono più
Le pareti del mondo non sono
più nere.
Le follie non sono più follie
ma gioie e amori intensi
nell’intreccio
rosso fuoco dei pianeti.
P.S .. E .. per finire questa nota d’acqua ..
qualche “pillola” del mitico Ferlinghetti
(tradotte da Giada Diano in “Poesia come
arte che insorge” – ed GiuntiCitylight -)
“L’idea di una poesia come braccio della lotta di
classe, disturba il sonno di coloro che non vogliono
essere disturbati nella ricerca della felicità.”
“Poesia una rivolta continua contro silenzio esilio
e inganno.”
“Poesia il profumo della resistenza.”
“E’ lingua di strada di angeli e diavoli.”
“La grande poesia richiede fame e passione.”