Una bufala molto poco bufala

di Mauro Antonio Miglieruolo
***
Nel presentare la vignetta riprodotta qui di seguito

04giu-Guanabanami sono premurato di effettuare una ricerca in Internet per accompagnarla con una selezione di argomenti “pro” e “contro”.
Al solito ho trovato pareri discordi, alcuni documentati, altri solo male argomentati. Quel che ho notato nei pareri “pro” è (a volte, ma non sempre) un eccessivo entusiasmo, una positività a priori (nel caso specifico che stiamo trattando però, l’entusiasmo sembra avere qualche fondamento); quello nei pareri “contro” è che tutto ruota intorno alla frase “non esistono evidenze mediche”; o anche “non esistono studi scientifici”; frasi che mi fanno sempre arrabbiare. I “contro” infatti se hanno ragione a invitare alla prudenza, non esistendo “studi scientifici” (ma è poi vero?) dovrebbero a loro volta usare molta prudenza nello sconsigliare questo o quel prodotto naturale; o mettere alla berlina chi a quei prodotti crede. Invece di prendersela con questi ultimi, dovrebbero invece attaccare ferocemente la medicina ufficiale che si limita a “sconsigliare”, se non allarmare sui possibili effetti negativi di quei prodotti basandosi sull’argomento che “se ne sa ben poco” e quasi mai assume l’iniziativa di cercare di saperne un po’ di più. Che aspettano che sia l’erborista sotto casa a finanziare e organizzare questi “studi scientifici”?
04giu-graviola764_nNel caso specifico quel che più sconcerta è che è le ricerche effettuate in laboratorio sulla graviola ne hanno dimostrato l’efficacia contro determinati tumori; ma nonostante questa “evidenza scientifica” tutto si è fermato lì (incredibile). La sperimentazione umana (cioè la verifica dell’efficacia sulle persone malate) non sembra essere mai partita. Distrazione? Dabbenaggine? Malafede? Assenza di incentivi materiali (i soldi delle case farmaceutiche)? Ognuno ne pensi quello che vuole. Io che viviamo in un mondo poco vivibile, dominato com’è non dalla logica dell’umano, ma da quella del profitto.
Pareri pro:
http://buenobuonogood.com/2012/03/30/altro-che-chemioterapia-il-cancro-si-cura-con-questa-pianta/
Altro che chemioterapia. Il cancro si cura con questa pianta
Di matteo vitiello
04giu-guan3589_n
La chemioterapia è la cura più bestiale, barbara ed inutilmente aggressiva mai utilizzata: non fa nient’altro che distruggere per completo un organismo attraverso la somministrazione di farmaci tossici e dannosissimi per, nel migliore dei casi, uccidere le cellule cancerogene.
Sono sicuro che molti di voi già sanno che la chemio, non solo non è l’unica maniera di curare un cancro ma è, tristemente, la peggiore. Che poi le alternative alla chemio convenzionale siano tacciate come “terapie inefficaci” o “bufale” è solo lo specchio della strategia dell’industria medica e farmaceutica che vuole arricchirsi con la commercializzazione di farmaci.
[…]
I farmaci “convenzionali” sono droghe pericolose. Cambiate abitudini se siete una di quelle persone che prende una pastiglia per ogni mal di testa. Svegliatevi, non vi serve alcuna pastiglia!
Dopo questa necessaria introduzione, vi presento la protagonista dell’articolo, la Guanabana, un piccolo albero con foglie verdi, brillanti e perenni, una pianta nativa del Perù e del Brasile e presente in tutte le zone tropicali che, oltre a possedere un frutto commestibile, ha un effetto citotossico sulle cellule cancerogene, cioè cura il cancro.
In fondo all’articolo ho pubblicato i risultati di uno studio sulla Guanabana (Annona Muricata il suo nome scientifico, ndr), che dimostrano come il principio attivo contenuto nel frutto, la anonacina attacchi le cellule cancerogene nell’organismo, senza danneggiare quelle sane.
I risultati scientifici della ricerco condotta nel 2007 dai ricercatori della Universidad Nacional Mayor de San Marcos y la Universidad Peruana Cayetano Heredia, dimostrano che l’estratto etanolico delle foglie dell’Annona Muricata ha un effetto citotossico sulle cellule tumorali di tipo gastrico e polmonare. In altre parole, la Guanabana distrugge le cellule cancerogene, senza provocare danni all’organismo.

Studi citati:
Muricoreacin and murihexocin C, mono-tetrahydrofuran acetogenins, from the leaves of Annona muricata.
New cytotoxic monotetrahydrofuran annonaceous acetogenins from Annona muricata.
Selective growth inhibition of human breast cancer cells by graviola fruit extract in vitro and in vivo involving downregulation of EGFR expression.
* * *
04giu-guanaban52546922-620x413Ecco come presenta il Guanabana Wikipedia:

L’Annona muricata contiene una buona percentuale di zuccheri, (circa il 20%), una discreta dose di proteine ed inoltre è ricca di vitamina C.
Negli ultimi anni è stato ventilato che il consumo di Guanabana sarebbe di aiuto a combattere il cancro; i risultati delle ricerche non sono al momento conclusivi, pur identificando, per alcuni tipi di neoplasia, una riduzione del potenziale metastatico.
Studi recenti sembrano invece correlare il consumo di guanàbana con forme atipiche del morbo di Parkinson, dovute all’alta concentrazione di annonacina presente nei suoi frutti. La quantità di annonacina nel frutto è infatti 100 volte maggiore di quello presente nelle foglie, con le quali in varie zone del continente americano si prepara il tè. Uno studio del 2005 ha stimato che il consumo di un frutto o di un barattolo di succo al giorno per un anno sarebbe pari alla quantità di annonacina sufficiente a indurre danni cerebrali nel ratto da laboratorio[4]. Uno studio del 2007 su 160 pazienti della Guadalupe ha dimostrato che maggiori consumatori del frutto sviluppavano più spesso forme particolari di parkinsonismo.
(Nota: strano, ma per quanto attiene ai possibili effetti negativi la sperimentazione sugli umani sembra essere stata attuata…)
* * *
Contro:
BUFALA – La guanabana cura il cancro 10.000 volte meglio della chemioterapia.
http://bufaleedintorni.wordpress.com/2013/12/03/bufala-la-guanabana-cura-il-cancro-10000-volte-meglio-della-chemioterapia/

Questa presunta informazione sulla salute informa i lettori sul presunto potere della guanabana, che è il frutto dell’albero di graviola, di combattere il cancro.

04giu-guanabana2Secondo il messaggio, la guanabana è un rimedio naturale per il cancro che è stato provato essere 10.000 volte più potente della chemioterapia nel trattamento del cancro. Il messaggio afferma anche che, sebbene le case farmaceutiche siano al corrente delle straordinarie proprietà della guanabana per combattere il cancro, hanno deciso di non diffondere l’informazione al pubblico o finanziare ulteriori ricerche perché non potrebbero più trarre profitti. Alcune versioni del messaggio affermano che, dato che l’albero di graviola è “tutto naturale”, non è brevettabile e quindi le case farmaceutiche non possono trarre profitto da questo rimedio.

Comunque, le affermazioni del messaggio sono altamente fuorvianti e imprecise. L’autore del messaggio ha preso spunto da un’informazione veritiera di studi scientifici sulla graviola e ha estrapolato selvaggiamente, aggiungendo false asserzioni, statistiche usate in modo sbagliato ed accuse ridicole come tentativo piuttosto poco convincente di far sembrare le sue affermazioni più credibili.
[…]
Nel suo articolo sulla graviola, il Cancer Research del Regno Unito afferma: “Secondo studi di laboratorio, gli estratti di graviola possono uccidere alcuni tipi di cellule cancerose del fegato e della mammella che hanno una particolare resistenza ai farmaci chemioterapici. Tuttavia, non c’è stato uno studio a larga scala sugli esseri umani. Così non sappiamo ancora se può funzionare o no come trattamento per il cancro.” (sottolineatura mia)

Un estratto di uno studio del 2008 sulle terapie integrative, erbe, ed altri agenti OTC afferma: “La graviola ha dimostrato effetti anticancro in vitro, ma non è stato effettuato nessuno studio sugli esseri umani. Nonostante la mancanza di questi dati, molti siti web consigliano la graviola ai pazienti malati di cancro basandosi sugli studi tradizionali e in vitro. Bisogna usare molta cautela perché non ci sono prove sulla sua sicurezza e sulla sua efficacia.”
Inoltre il Cancer Research del Regno Unito spiega ulteriormente: “Molti siti internet pubblicizzano e consigliano le capsule di graviola come cura contro il cancro, ma nessuno di essi è avallato da un’organizzazione scientifica autorevole per la ricerca sul cancro”
[…]
04giu-guanabana3Così, cosa ne dite dell’affermazione nel messaggio che la graviola è “10.000 volte più forte della chemioterapia”? Questa affermazione deliberatamente rappresenta scorrettamente uno studio medico esistente. Uno studio del 1996 ha scoperto che un composto isolato ed estratto dai semi dell’annona muricata (guanabana) era 10.000 volte più potente del farmaco chemioterapico adriamicina sulle cellule dell’adenocarcinoma del colon.
(Nota: ma allora, dove sta l’esagerazione?)
E, naturalmente, il messaggio molto furbamente dimentica di menzionare i possibili effetti collaterali della graviola. Cita ancora il Cancer Resarch del Regno Unito: “Sappiamo molto poco sugli effetti della graviola sul corpo umano. Tuttavia, sappiamo che può causare problemi nervosi e sintomi simili al morbo di Parkinson. Così può avere degli effetti collaterali dannosi per alcune persone. Parlatene sempre al vostro medico, prima di prendere ogni tipo di terapia complementare o alternativa.”

È l’unica frase che mi trova concorde: parlare sempre con il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi terapia.

[…]
Concludendo, la graviola, come molte altre piante, ha mostrato risultati promettenti nelle prove di laboratorio come un possibile agente contro il cancro. Comunque, dato che non ci sono state delle prove significative del prodotto sugli esseri umani e non ci sono attualmente prove che suggeriscono che mangiando guanabana si possa curare o trattare con efficacia il cancro, diffondere questa sciocchezza imprecisa (1) e gonfiata non sarà per niente di aiuto. In particolare, i possibili effetti collaterali della graviola non sono completamente chiari e possono essere molto pericolosi. Inoltre un altro grande pericolo di una tale disinformazione è che potrebbe indurre alcuni pazienti affetti da cancro a rinunciare ai trattamenti tradizionali per l’automedicazione con la guanabana. Una decisione simile potrebbe essere fatale.

(1) Perché definirla sciocchezza? e non definire invece una vera e propria idiozia l’aver “ottenuto risultati promettenti nelle prove di laboratorio” e non aver perseverato nel cercare di ottenere prove sull’efficacia “del prodotto sugli esseri umani”?

Ho trovato altri pareri, tra i quali di sicuro interesse quello riportato in:
http://www.freshplaza.it/article/38923/Le-propriet%C3%A0-della-guanabana,-frutto-tropicale,
che la graviola “contiene altissime quantità di vitamina C e antiossidanti, capaci di rinforzare le nostre difese immunitarie e mantenere in forma i tessuti, prevenendo l’invecchiamento cellulare. Ha però anche discrete quantità di proteine, utili soprattutto per chi fa sport. Per quanto riguarda i minerali troviamo ferro, fosforo, potassio, sodio e magnesio. È anche un frutto noto per alcune proprietà medicinali oltre che nutrizionali. Per esempio aiuta a combattere l’ipertensione, protegge dai raffreddori e in generale dalle infezioni alle vie respiratorie, mantiene in forma il fegato e regola gli zuccheri nel sangue. Per l’alto valore di antiossidanti, infine, ha anche proprietà preventive nei confronti dei tumori, proteggendo le cellule.”

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

  • Grazie per la citazione, anche le critiche sono ben accette perché aiutano a completare la discussione. Tuttavia, farebbe bene a non saltare dei passi determinanti e riportare l’articolo completo. E’ importante evidenziare che lo studio vale per un solo farmaco chemioterapico “adriamicina” sulle cellule dell’adenocarcinoma del colon. Inoltre non è il frutto in sé ma sono i semi che contengono queste proprietà. Per questo diciamo che è un’esagerazione, ci sono diversi tipi di cancro. Non sappiamo se hanno abbandonato le ricerche, ma dati gli possibili effetti collaterali credo che abbiano abbandonato gli studi: http://www.canceractive.com/cancer-active-page-link.aspx?n=850

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *