Una strada donna – clelia pierangela pieri
Caccerò nella spazzatura queste maglie consumate e leggerò di nuovo ogni mio libro per poi farne incenso per la casa. Farò programmi ciabattando nella solitudine di un non so cosa. Non ancora.
Poserò le pentole dove vivono i profumi. Ci pianterò i gerani, quando al divenire estate tu finalmente raccoglierai le tue camicie e ti farai nuova casa. Diventeranno pignatte aristocratiche.
Appenderò i quadri al contrario e dimenticherò gli amici che venivano a trovarci. Loro, che sapevano ben guardarli e rimirarli. Sarà gioia rinnovata amare chi li vedrà bellissimi, così. A nuova vita capovolta.
Non pulirò i pavimenti e non ci camminerò neppure. Saranno i marciapiedi a darmi vita, le vetrine a farmi festa e io sarò perfetta. Con la faccia di chi osa.
Mangerò nella ciotola del cane e poi gli servirò, nel piatto mio, pietanze elaborate. A lui, che non saprà apprezzare ma ugualmente mi leccherà le mani, e anche il viso. Se mai dovessi piangere.
Lascerò la porta aperta e la paura perderà il valore. Sarà il destino ad accudirmi, a dirmi quando e come dovrò andare. Se gliene lascerò il tempo.
Sfiorerò le labbra a un uomo d’occhi socchiusi e mi unirò al suo corpo fino alla resa del piacere. Pretenderò di non essere compresa, perché sarebbe epifania. E non sarò più affare di nessuno.
Bacerò una donna sulla bocca e riderò dello stupore in lei per poi raccoglierne le lacrime, i suoi figli e la solitudine che il tempo ogni giorno le regala. Sarà di comunanza riderne più avanti.
Prima di uscire guarderò il tempo e non sarà per pioggia o sole. Non sarà nemmeno per capire quanto potrò restare via. Sarà il tempo trascorso inutilmente, a precipitarmi fuori. In vita.
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per informazioni e invio testi:
clelia pierangela pieri – xdonnaselva@yahoo.it
luigi di costanzo – onig1@libero.it
:” la vita è mia e la divorerò fino alla fine, e affanculo a tutte le zavorre…”
Una poesia col vestito della prosa.
😉
ogni tanto apro questo blog e mi commuovo, grazie Clelia
db
….celo sapevo che anche e ancora oggi è tempo di ruscellare…ma perchè tanto dolore nelle parole nel cuore delle Compagne che amo? PERCHE? …eravamo tanti eravamo forti ma su quelle bare sempre e solo i nostri morti…
Grazie a voi che mi avete letta, e grazie a chi ieri ha detto e urlato anche per me che vivo all’estero.
clelia
bellissimo testo. vera poesia.
grazie