Borrell: uno spettro si aggira per l’Europa
Non è più il sole dell’avvenire, è la storia nera dell’Europa… un’infamia mai morta.
di Francesco Masala
Con una sequenza da “Il piccolo grande uomo”
Lo spettro ha sembianze umane, il corpo che ultimamente possiede è quello dell’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’UE, lo spagnolo Josep Borrell.
Prima ignora il genocidio degli indiani d’America, secondo i calcoli di Borrell sono stati ammazzati non milioni e milioni di esseri umani, ma quattro indiani… che è il numero “ufficiale” – in realtà sono di più, purtroppo – di chi muore lavorando ogni giorno nella repubblica d’Italia “fondata sul lavoro” (1)
Poi sdogana i conquistadores e il colonialismo (2)
“non servono le mappe e le rotte del passato; come i conquistatori dobbiamo inventare un nuovo mondo”, dice il sobrio Borrell.
E infine (se avesse finito) dice a tutti che “L’Europa è un giardino. Abbiamo costruito un giardino. Tutto funziona” e che “la maggior parte del resto del mondo è una giungla, e la giungla potrebbe invadere il giardino” (3)
traduzione: l’Impero Occidentale è il paradiso, tutto il resto è merda.
il muro di Ceuta e Melilla
Josep Borrell si è assunto il compito, l’onere e l’onore di rivendicare orgogliosamente le nefandezze dell’Europa nel secondo millennio dopo Cristo, addirittura si vanta dei genocidi anche europei e del colonialismo e del neocolonialismo, tutte cose che al confronto Attila era un signore.
il Gatto e la Volpe con Pinocchio
Due volte all’anno, a Strasburgo e a Bruxelles, si tiene il Ballo Mascherato delle Celebrità.
Leyen, Lagarde e Borrell
Josep Borrell si maschera a volte da Francisco Pizarro, altre da Hernán Cortés, altre ancora da Leopoldo II del Belgio, sublimi esempi della missione civilizzatrice dell’Europa.
I paparazzi assicurano che nei panni di Giovanna d’Arco e di Isabella la Cattolica si alternano Ursula van der Leyen e Christine Lagarde.
Quante feste ancora sulla nave dei folli, prima del naufragio?
(1) https://twitter.com/ANNACippiu/status/1599817471489232896