Urgenza
di Pabuda
sento d’avere una certa urgenza
d’andare a vedere una mostra
dei quadri di Mario Schifano.
lo so: è un’impellenza
un po’ a pera.
Forse son io che son strano,
fuori fase
oppure, soltanto, da troppo
a digiuno.
il guaio è che ho in testa
delle cose sue dipinte
a tecnica mista
che ricordo vagamente
perché è roba
ch’è un secolo che
chissà dove l’ho vista.
ecco: adesso avrei fretta
di verificare se ricordo bene
o se ricordo male.
avete presente?
i suoi pittori futuristi messi in fila,
come calciatori o manifestanti,
svuotati di tutto,
e solo in traccia rimasti.
oppure, oppure:
il suo NO, rosso e perentorio,
ve lo ricordate esclamativo
come lo ricordo io?
magari, ritenete che mantiene
maggior forza,
anche a tanta distanza di tempo,
il suo lavoro
contro la televisione…
m’associo
e, per quel che ve ne può fregare,
vi comunico
che proprio grazie a Mario Schifano
l’intervallo colorato
che mi son preso dalla tv
dura ormai da tre, quattr’anni o giù di lì