Usa: senzatetto abbandonato un settimana sul marciapiede dell’ospedale
redazione Diogene*
La vicenda di Timothy Walker, senzatetto bisognoso di cure, lasciato per una settimana sul marciapiede di fronte all’opedale tdi Honolulu, Hawaii, sta facendo discutere i media statunitensi sull’inequità del sistema saniario federale.
Le leggi sulla priovacy hanno impedito di appurare completamente la storia clinica di Timothy Walker, che alla fine è stato ricoverato allo Straub Medical Center, dove si trova ancora adesso, ma i Centers for Medicare & Medicaid Services stanno valutando se il Queen’s Medical Center ha violato la legge federale.
Timothy Walker, 59 anni, senzatetto, è rimasto sul marciapiede fuori dal pronto soccorso del Queen’s Medical Center la scorsa settimana, circondato da mosche e formiche, con un’anca rotta e altri problemi sanitari di varia natura. L’ospedale ha ritenuto che non avesse bisogno di aiuto.
Walker si era già rivolto al Queen’s Medical Center due volte questo mese, trovando assistenza. Stavolta le porte sono rimaste chiuse per lui. Alcuni passanti lo hanno notato dinanzi all’ospedale, e hanno segnalato la sua presenza ad alcuni organi d’informazione.
Tra loro Tiana Wilbur, ex assistente medico che oggi lavora nell’amministrazione cittadina, che ha allertato una squadra di volontari di un’associazione di aiuto per senzatetto, che ha parlato con la redazione del quotidiano Hawaii News Now.
In questo modo la vicenda è diventata pubblica e alla fine Walker èstato ricoverato allo Straub Medical Center. Adesso, fa sapere il quotidiano, Walker sta meglio, è assistito, e ha inviato una foto sorridente dal letto d’ospedale per ringraziare i giornalisti.
Ma il dibattito che è scaturito negli Usa da questa storia di ordinaria ingiustizia sociale non si limita alle vicissitudini di Walker. Secondo la National Library of Medicine, il protocollo dell’Emergency Medical Treatment and Labor Act, noto anche come Emtala, è stato violato dal Queen’s Medical Center di Honolulu.
L’Emtala prevede che “I pazienti che presentano una condizione medica di emergenza devono essere stabilizzati e curati entro le capacità della struttura. Se il trattamento definitivo non può essere fornito, dopo la stabilizzazione, può avvenire un trasferimento appropriato in un’altra struttura con capacità adeguate”.
La direzione dell’ospedale ha respinto le accuse, sostenendo che si è trattato di un problema di “sovraccarico” e che “Essere incolpati per qualcosa che è un problema sociale di tutto il nostro paese e del nostro stato, in particolare, non è giusto”.
Resta il problema generale dell’assistenza sanitaria Usa che la vicenda di Timothy Walker ha riportato alla luce, nonostante il problema sia noto fin dalle polemiche sull’Obamacare, il provvedimento dell’ex presidente per assicurare assistenza sanitaria anche ai meno abbienti.