Versi per le donne delle pulizie
Fantasmi nella polvere
di Fabrizio Melodia
Vi vedo ogni mattina
mentre passate il vostro mocho vileda
lungo le scale
le strade
i pavimenti
degli uffici
dei ristoranti
delle stazioni ferroviarie
siete lì
ombre dal camice verdeacqua
evanescenti emulsioni
della pittura delle pareti scrostate
tutti vi attraversano
angeli senza corpo
mentre con un panno
passate le postazioni
dei lavoratori produttivi
per molti voi di certo non fate PIL
pure le bestemmie e le sgarberie
sono per voi un onesto pane quotidiano
siete angeli con qualche diavolo a comandare
che regge i vostri turni
e le maestranze decide come vuole fare
trascinate un fardello
fatto di scope, detersivi e SWIFFER
per la polvere più solerte
mentre la vostra lotta comune
è contro all’artrosi e all’ossatura sottile
molte di voi
scompaiono spesso
senza lasciare traccia alcuna
nessuno si preoccupa
di colmare questa lacuna
nessuno pensa da dove venite
quali erano i vostri sogni
se avete una famiglia o siete sole
come se aveste l’AIDS
ogni tanti siete disponibili
per un bonus produzione
quando i colletti bianchi
vi stuprano sulle scrivanie
che avete gentilmente pulito
a volte vi danno pure
un incentivo per il vostro silenzio
altre volte nemmeno quello
vi lasciano sprofondare
negli sgabuzzini del vostro dolore
alcune volte vi si vede
nelle case della gente
a mantenere una facciata
per quella strana gente
nelle case Mulino Bianco
chiuse nei casermoni
ogni tanto le gentili
vi fanno pure dei sermoni
ma chiudono un occhio
se il marito si diverte con voi
in questo modo
non si disperdono gli spermatozoi
e alla fine di questa novella
molte di voi
avranno un permesso di soggiorno
mentre terranno la mano
ai nostri anziani
nel loro ultimo giorno
le vostre voci allietano
le mie passeggiate nei giardini
quando vi guardo ridere e scherzare
sulle panchine e alle fontane
al tramonto scomparirete ancora
nelle vostre case
pulite come voi.