“Prigione” di Ndjock Ngana Yogo
oggi vi regalo una poesia che amo molto (occhio al ps in coda)
Vivere una sola vita
in una sola città,
in un solo Paese,
in un solo universo,
vivere in un solo mondo
è prigione.
Amare un solo amico,
un solo padre,
una sola madre,
una sola famiglia
amare una sola persona
è prigione.
Conoscere una sola lingua,
un solo lavoro,
un solo costume,
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.
Avere un solo corpo.
un solo pensiero,
una sola conoscenza
un sola essenza
avere un solo essere
è prigione.
Anche se da tempo circola con il titolo “Vivere” la poesia di Ndjock Ngana Yogo si chiama invece “Prigione”. Strano, vero? Ma succede: soprattuto in rete, con testi frettolosamente attribuiti a Brecht, a Garcia Marquez, a Elsa Morante eccetera che non sono loro oppure che sono selvaggiamente estrapolati dal contesto.
Potete trovare “Prigione” nella raccolta intitolata Nhindo/Nero che è giunto alla terza edizione; lo edita l’associazione Kel’Lam di Roma (kellam@libero.it se volete richiederlo).
TONTON ”(niadom ndjocknkon)” du courage !!!
De ta nièce (la fille de ta cadette NGO NGANA RUTH) PATITA.
Actuellement à l’ université de YAOUNDÉ 1 en philosophie, 4ème année ou MASTER 1.
J’ai besoin de ton adresse E-MAIL,ainsi que celui de ta fille ANGELICA.
Kellam…Mbo’olam…NYAMBE A SAYAP BE BOBASSONA;