Wislawa Szymborska: «Un amore felice»

181esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Un amore felice

 

Un amore felice. E’ normale?
è serio? è utile?
Che se ne fa il mondo di due esseri
che non vedono il mondo?

Innalzati l’uno verso l’altro senza alcun merito,
i primi venuti tra un milione, ma convinti
che doveva andare così – in premio di che?
Di nulla;
la luce giunge da nessun luogo –
perché proprio su questi, e non su altri?
Ciò offende la giustizia? Sì.
Ciò infrange i principi accumulati con cura?
Butta giù la morale dal piedistallo? Sì, infrange e
butta giù.

 

Guardate i due felici:
se almeno dissimulassero un po’,
si fingessero depressi, confortando così gli amici!
Sentite come ridono – è un insulto.
In che lingua parlano – comprensibile all’apparenza.
E tutte quelle loro cerimonie, smancerie,
quei bizzarri doveri reciproci che s’inventano –
sembra un complotto alle spalle dell’umanità!

E’ difficile immaginare dove si andrebbe a finire
se il loro esempio fosse imitabile.
Su cosa potrebbero contare religioni, poesie,
di chi si ricorderebbero, a che si rinuncerebbe,
chi vorrebbe restare più nel cerchio?

Un amore felice. Ma è necessario?
Il tatto e la ragione impongono di tacerne
come d’uno scandalo nelle alte sfere della Vita.
Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.
Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra,
capita, in fondo, di rado.

Chi non conosce l’amore felice
dica pure che in nessun luogo esiste l’amore felice.

Con tale fede gli sarà più lieve vivere, e morire.

[da «Taccuino d’amore», traduzione di Pietro Marchesani]

(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, Facendo bene i conti codesta cicala ha scoperto di essere “maggiorenne”, cioè da oltre 18 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Ma proprio questa settimana la “cicala maggiorenne” non ha saputo decidersi e mi ha detto «fai tu» mettendomi un po’ in difficoltà. Ho scelto alla fine questi stupendi versi di Wislawa Szymborska perchè incredibilmente ancora non erano in “bottega” pur se qui ci saranno almeno una ventina (vado a memoria, forse più) di sue poesie. Ciò detto… saluto tutte/i e ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]

Redazione
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