Zuana – 13
Altre cinque poesie di Giovanna De Carli
Se fossi stata una bambina tutta vestita di bianco
in una casa tutta dipinta di bianco
e candidi grembiuli e vetrate su un giardino candido di gelsomino
e bianche tende alle finestre
e mille bambine bianche alle mie feste
e bianchi tappeti per bianche scarpine
le giornate fatte solo di mattine
se ci fosse stato del candore
se un filo bianco avessi portato al cuore
se fossi stata pura
se fossi stata lieve
se fossi stata una bambina di neve
se nella mia culla fosse entrato il vento
sarei stata.
Almeno per un momento sarei nata
Tutte le mattine appena sveglia
accarezzo sulla testa il mio cane
12 ore dopo, a giornata terminata
risulterà essere stata questa l’unica attività sensata
Urgenze alfabetiche
Sono disposta a tutto
a inventarle io
a rubarle a popoli sconosciuti
a costruirle con la creta
mi servono come l’aria
vi prego
datemi altre lettere dopo la zeta
Sul fondo del cuore c’è un bambino che piange disperato
subito sopra molte porte chiuse nere
dietro ogni porta c’è una madre che non ascolta
che lascia piangere quel pianto finché muore.
Questa è la radice della vita
l’albero che ci cresce sopra ha rami di dolore
E’ in me che è sbocciata la notte questa notte
l’immenso buio è nel cosmo del mio cuore
è in me che la luna brilla con le sorelle stelle.
Fuori solo vento
il cielo è vuoto, perduto nel tempo.
Tutti i doveri scrupolosamente adempio
l’ombra, l’umido, il silenzio
l’oro nero del riposo, il sogno,
l’upupa che alza il suo verso,
sono io questa notte l’universo.