COMPAGNI .. poesia .. COMPAGNO ..
poesie di Francis Combes, a cura di Sandro Sardella
il 5/6/7 aprile a Campi Bisenzio –Firenze la seconda edizione del
Festival di Letteratura Working Class .. 5000 persone 200 volontari
50 relatori da 7 paesi 2500 libri venduti evento autofinanziato da 400
donatori .. nel piazzale di fronte alla GKN che da oltre 1000 giorni
occupano la fabbrica e lottano .. gli operai che non c’erano più ci
sono e come dice Alberto Prunetti ci sono eccome visto che in media
ne muoiono tre al giorno .. e ci sono le idee di sinistra .. e qui parlo di
Francis Combes poeta francese e udite udite .. poeta di militanza
Comunista .. e Multimedia Edizioni di Salerno ha da poco pubblicato
“Propaganda per la primavera” .. una raccolta di poesie con versi
che .. “manifestano l’umano bisogno di bellezza e di libertà” .. con
parole per animare “una riflessione sui tradimenti della sinistra, sul
suo indebolimento ideologico, la speranza di un risveglio delle lotte
popolari e di una ricostruzione della coscienza di classe progressista
che parta dal sentimento che apparteniamo tutti al popolo-mondo” ..
poesie che non sono scritte per intrattenervi ..
*
Ai seppellitori della poesia
1
Quali tracce
hanno lasciato le gesta dell’imperatore Augusto?
Qualche riga nei libri di storia,
e qualche busto …
Ma, con le sue poesie, Orazio,
che fu un suo suddito e non aveva alcun potere,
ha sempre il potere
di emozionarci.
2
Quando François Villon
era appena un infante
Chi era il re di Francia,
incoronato a Parigi?
L’inglese Enrico VI, un bamboccio.
(Senza Shakespeare, scommetto
che noi avremo quasi dimenticato il suo nome …)
E dove sono finiti il Sacro Impero
romano germanico e l’impero
ottomano, sebbene
così potenti
ai tempi di Shakespeare?
3
Senza La Fontaine, Corneille,
Racine, o Molière,
di quale luce
ineguagliabile
brillerebbe ancora il Re Sole?
4
Cosa resta del Reich e delle vittorie militari
di quel tale chiamato Hitler?
Al contrario, delle pièces del povero b.b.
(bertolt brecht, il poeta, l’esiliato,
il vinto) resta viva,
per noi la verità.
5
La stessa Unione sovietica, malgrado Lenin,
Stalin, Trotskij …
i soldati di Stalingrado,
Yuri Gagarin,
i komsomol all’avanguardia
sui cantieri e negli stadi,
appartiene ormai a un’epoca passata.
Ma il poeta Majakovskij
merita sempre di essere letto.
6
Ciò che fa la grandezza di un’epoca
sono le opere che per la loro bellezza sopravvivono.
Ai grandi, ai politici, ai manager,
che deridono
la poesia
e a chi regolarmente la sotterra,
contro tutti
e malgrado tutto
la poesia sopravvivrà.
*
Ai futuri vincitori
Vincitore sarà colui che farà tacere le armi
E oserà dichiarare al mondo la pace
Chi con la sua mano cancellerà le lacrime
E sarà disponibile per il pane e il latte
Chi imparerà a ricucire le ferite
Aperte che fanno nascere ovunque frontiere
Baraccopoli, palazzi, filo spinato di odio
Che divide gli uomini e strazia la Terra.
(Solo colui che sa farsi amare è forte
E lascia nella storia la traccia di un sorriso).
E vincitori saranno coloro che sapranno alzarsi
Per fermare il braccio omicida degli imperi.
(traduzione e cura : Rossella Nicolò e Giancarlo Cavallo)